Il Villaggio della Speranza
L’associazione Impruneta Africa ONLUS è stata costituita con atto notarile nel 2006.
Fin dall’inizio dell’anno 2001 collabora al progetto “Villaggio della Speranza” di Dodoma in Tanzania, rivolto all’accoglienza ed assistenza di bambini orfani ed HIV positivi.
Da sempre il nostro impegno è supportare il villaggio con la ricerca di fondi, per poter far fronte alle varie necessità.
Nel corso degli anni un impegno sostanziale è stato quello di ricercare vari materiali da costruzione, cibo, vestiario, attrezzature… con spedizione tramite containers dall’ Italia.
In questo ambizioso progetto sono state coinvolte associazioni di tutti i tipi, senza etichette politiche o religiose, dai Rioni alle Parrocchie, dalle Case del Popolo alle Misericordie, alle Pubbliche Assistenze, Associazioni Culturali, Banche, Istituzioni varie, Aziende del territorio, Aziende Agricole, Negozi, Commercianti, singoli e Famiglie.
Anche le scuole hanno iniziato a conoscere questo esempio concreto di fattiva solidarietà, che non è mera beneficienza, ma un’investimento sull’ Uomo.
“QUANDO SI SOGNA DA SOLI
è SOLO UN SOGNO,
QUANDO SI SOGNA INSIEME
è LA REALTà CHE COMINCIA”
PER CAMBIARE IL MONDO SERVE
CHE QUALCUNO, ANCHE PICCOLO,
ABBIA IL CORAGGIO DI COMINCIARE.
… IL BAMBINO DELLE STELLE
Una tempesta terribile si abbattè sul mare.
Ondate gigantesche si infrangevano sulla spiaggia ed aravano il fondo marino, portando crostacei e piccoli molluschi sulla spiaggia.
Quando la tempesta passò, la spiaggia era una distesa di migliaia e migliaia di stelle marine, erano tante che la sabbia sembrava colorata di rosa.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle marine.
Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All’improvviso il bambino lasciò la mano del papà e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse le stelle del mare e correndo le riportò nell’acqua. Poi tornò indietro e ripetè l’operazione.
Dalla balaustra di cemento un uomo lo chiamò, “ma che fai ragazzino?”
“rimetto in mare le stelle marine, altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” rispose il bambino
“ma ce ne sono migliaia su questa spiaggia, non puoi certo salvarle tutte, sono troppe” gridò l’uomo
“tutte no, ma questa si” rispose il bambino gettando il acqua un’altra stella.
L’uomo rimase un’attimo in silenzio, poi si chinò e cominciò a raccogliere le stelle marine e a renderle al mare.
Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a raccogliere stelle marine.
Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che riportavano stelle marine al mare.